Storia della Chiesa Collegiata di S. Maria Maggiore

 

La Pieve di Santa Maria è la prima chiesa del cento-pievese, ed è anteriore con ogni probabilità all'anno Mille anche se compare per la prima volta in un documento solo il 29 Aprile 1207.  Fu detta Maggiore per distinguerla dall’omonima Santa Maria in Piazza, sede della Confraternita di Santa Maria dei Battuti, che gestiva l’Ospedale e svolgeva attività assistenziali.

Il termine "Pieve" indicava la prima suddivisione della Diocesi: identificava la chiesa sede di un Arciprete, cioè capo-prete dei sacerdoti che presiedevano alle parrocchie del territorio. La nostra Pieve si estendeva sulle parrocchie di S. Biagio di Cento e S. Giacomo di Poggetto.
Nella zona era la sola chiesa collegiata, ovvero sede di un Collegio di Canonici (sacerdoti di ruolo addetti ad essa) che s’interessavano del funzionamento delle parrocchie. Era inoltre l’unica sede di Fonte battesimale.

Pieve e Cento costituivano un’unità religiosa, ma anche civica: infatti sono sorte per la concessione, a più riprese, di terre da parte del Vescovo di Bologna che ne era proprietario, alla collettività dei residenti che si impegnavano all’incolato (*), a svolgere le necessarie migliorie sul terreno ricevuto, a pagare una decima e ad essere al servizio del concedente per difesa, secondo il contratto di enfiteusi. La prima enfiteusi documentata risale al 1253 e di qui l’11 settembre 1460 nascerà poi la Partecipanza, con l’atto d’acquisto dei terreni che rende i pievesi proprietari. Ancora oggi ogni vent’anni avviene la divisione delle terre tra i partecipanti, cioè i discendenti delle famiglie originarie.

Nel 1376 il Vescovo di Bologna, Bernardo di Bonnevalle, emise il decreto che erigeva Pieve a Comune autonomo. Nel 1378 il nuovo Vescovo di Bologna, Filippo Carafa, concesse per il territorio centese il permesso di erigere il proprio Battistero nella chiesa di S. Biagio. Avviene così il distacco amministrativo e comincia quello religioso, che si conclude però solo nel 1586, quando Cento ottiene un proprio arciprete ed un Collegio di canonici.

La Collegiata è anche Santuario del Miracoloso Crocifisso.

La chiesa attuale è opera dei fratelli Campiotti di Modena e fu aperta al culto nel 1710. Vedere La Collegiata.

Fonti:

 

(*) Nota:  l'incolato è l'obbligo di residenza sul posto, necessario per aver diritto a partecipare alla divisione periodica dei "capi" della Partecipanza agraria.

 

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ASSUNZIONE DELLA VERGINE
Guido Reni (1600)